GLI SGUARDI DENTRO E
HUMAN RIGHTS NIGHTS:
IL CINEMA MIGRANTE ALLA CINETECA
DI BOLOGNA
Da mercoledì 11 a domenica 15
maggio in Cineteca,
si intrecciano due eventi dedicati
al cinema che racconta le migrazioni:
Gli sguardi dentro e
Human Rights Nights
Due percorsi cinematografici per
raccontare le migrazioni: Gli sguardi dentro e Human
Rights Nights. Due strade che da domani, mercoledì 11 maggio,
si incroceranno alla Cineteca di Bologna (tra il Cinema Lumière
e la Biblioteca Renzo Renzi in Piazzetta Pasolini e la Sala Cervi
in via Riva di Reno, 72): allo storico festival dedicato ai diritti
umani, Human Rights Nights, si affianca infatti quest’anno un nuovo
ciclo di proiezioni, conferenze e momenti di approfondimento, Gli sguardi
dentro, nato grazie al sostegno del bando MigrArti, promosso
dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, a cui hanno partecipato
la Cineteca di Bologna, l’Associazione Amici di Giana e
l’Archivio Memorie Migranti, già sostenitori del Premio Mutti
– AMM rivolto ai registi migranti attivi in Italia.
Primo appuntamento quindi mercoledì
11 maggio alle ore 18 in Sala Cervi con la doppia proiezione
di Sta per piovere, film del regista italiano di origini curde Haider Rashid, e del cortometraggio La polvere di Kabul,
dell’afghano Morteza Khaleghi.
Alle ore 20, sempre di mercoledì
11 maggio, al Cinema Lumière, inaugurazione per la sezione
cinematografica del festival Human Rights Nights con l’anteprima
di La sposa bambina, realizzato dalla prima regista
donna yemenita Khadija al-Salami, tratto dall’omonimo libro di Nojoud
Ali e Delphine Minoui, incentrato sull’emancipazione di una donna nello
Yemen, costretta da giovanissima ad un matrimonio combinato. Introducono
la proiezione Anna Maria Tagliavini della Biblioteca delle Donne
e Christine Weise di Amnesty International.
La retrospettiva Gli sguardi
dentro proseguirà poi giovedì 12 maggio alle ore 18 al Cinema
Lumière, con il film corale Benvenuti in Italia dei registi
Aluk Amiri, Hamed Dera, Hevi Dilara, Zakaria Mohamed Ali e Dagmawi Yimer,
che raccontano cinque storie diverse sull’arrivo in Italia, seguito dal
documentario del giornalista somalo Zakaria Mohamed Ali, To
Whom It May Concern.
Per approfondire i temi emersi
dai titoli in la rassegna, ci sarà poi il convegno Cinema migrante
in Italia: anno zero, parlano i protagonisti, che si terrà venerdì
13 maggio alla Biblioteca Renzo Renzi dalle ore 10 alle ore 13. Moderato
dalla critica e storica del cinema Luisa Ceretto, il dibattito vedrà
intervenire molti registi che in questi anni hanno partecipato al Premio
Mutti – AMM: Suranga Deshapriya Katugampala, Dagmawi Yimer, Razi Mohebi,
Zakaria Mohamed Ali, Nadia Kibut, Alfie Nze. I registi migranti avranno
l’opportunità di raccontare il loro rapporto con il cinema, le loro scelte
creative ed istanze artistiche, oltre alle motivazioni che li spingono
a raccontare storie attraverso il cinema e ai messaggi che intendono trasmette.
Saranno presenti inoltre Laura Traversi, Giulio Cederna e
Sandro Triulzi, in rappresentanza del Premio Mutti – AMM.
Sempre venerdì 13 maggio, alle
ore 22, proiezione di Pitza e Datteri del regista
curdo Fariborz Kamkari, seguito da I soldi di mia madre di
Suranga Deshapriya Katugampala e Acqua che va non torna di
Abdullah al Mamun.
Gli sguardi dentro si
chiuderà sabato 14 maggio alle ore 20, con la presentazione del documentario
co-prodotto da Fabrica e vincitore del Premio Mutti – AMM 2013,
Devil Comes to Koko, accompagnata dall’incontro con il
regista Alfie Nze.
Prosegue parallelamente anche il
festival Human Rights Nights: giovedì 12 maggio, alle ore 18,
c’è il documentario vincitore dell’Orso d’oro alla Berlinale
2016, Fuocoammare di Gianfranco Rosi, seguito da Borderline
di Stefano Liberti, primo di una serie di sei reportage video sul viaggio
dalla Turchia a bordo di un cargo. Sempre giovedì 12, alle ore 22.30,
si terrà la proiezione del film Chi è Dayani Cristal?
di Marc Silver e Gael Garcìa Bernal, ambientato nel deserto di Sonora,
parte del lungo sentiero dei migranti dell'America Centrale, accompagnato
da Vagen Hem – The Way Home di Begonia Randhav, sulla storia
di una famiglia di profughi in fuga dalla guerra.
Venerdì 13 maggio alle
ore 18.30 verrà proiettato il documentario Asmarina di
Alan Maglio e Medhin Paolos, sulla comunità eritrea ed etiope a Milano.
Alla proiezione sarà presente il regista Medhin Paolos. Seguirà
alle ore 20 They Have to Kill Us First: Malian Music in Exile
di Johanna Schwartz, sulla sopravvivenza della musica malese all'oscurantismo
jihadista nelle comunità in esilio.
Sabato 14 maggio il festival
si avvia verso la conclusione con tre appuntamenti: alle ore
18 proiezione di A Haunting History di Femke e Ilse Van
Velzen, seguito da Norte di Javier Garcìa Garrido; alle ore
20, come detto, la presentazione di Devil Comes to Koko;
alle ore 22 proiezione di A Walnut Tree di Ammar Aziz.
Chiudono il festival, domenica
15 maggio a partire dalle ore 19.30, Coming and Going
di Tianlin Xu e, alle ore 21.15, In Jackson Heights del
pluripremiato Frederick Wiseman, sulla vita in un multietnico quartiere
del Queens, a New York.
Gli sguardi dentro
Human Rights Nights
11 – 15 maggio
Cineteca di Bologna
Cinema Lumière e Biblioteca Renzo
Renzi (Piazzetta Pasolini)
Sala Cervi (via Riva di Reno, 72)
Gli sguardi dentro
Mercoledì 11 maggio, ore 18, Sala
Cervi
STA PER PIOVERE (Italia-Iraq/2013)
di Haider Rashid (91’)
Said è nato e cresciuto in Italia
da genitori algerini. Studia e lavora come panettiere part-time. Solo quando
il padre perde il posto e riceve un decreto di espulsione si accorge di
essere un cittadino di serie B. “Il film affronta direttamente il tema
del diritto negato della cittadinanza ai nati in Italia da genitori stranieri,
ma più nel profondo rappresenta la questione dell'identità delle seconde
generazioni” (Haider Rashid).
segue
LA POLVERE DI KABUL (Italia
2013) di Morteza Khaleghi (12')
Realizzato dal vivo con un telefonino,
questo breve documento ritrae la drammatica quotidianità di alcuni ragazzi
afghani in transito in Grecia.
Menzione al Premio Mutti 2013.
Human Rights Nights Film Festival
Mercoledì 11 maggio, ore 20, Cinema
Lumière
LA SPOSA BAMBINA (Yemen,
Emirati Arabi Uniti, Francia 2015) di Khadija al-Salami (99’)
Mi chiamo Nojoom, ho 10 anni
e voglio il divorzio. Il sottotitolo del film basta per spiegarne il
senso e comprenderne l’atto d’accusa. Dal libro di Nojoud Ali e Delphine
Minoui, La sposa bambina racconta il difficile percorso di emancipazione
di una giovanissima yemenita costretta dalla famiglia a un matrimonio combinato.
Un destino condiviso anche da Khadija al-Salami, prima regista dello Yemen.
Introducono Anna Maria Tagliavini
(Biblioteca delle Donne), Simona Lembi (Comune di Bologna) e Christine
Weise (Amnesty International)
Gli sguardi dentro
Giovedì 12 maggio, ore 18, Cinema
Lumière
BENVENUTI IN ITALIA (Italia/2012)
di Aluk Amiri, Hamed Dera, Hevi Dilara, Zakaria Mohamed Ali e Dagmawi Yimer
(60')
Un film corale, cinque storie raccontate
da altrettanti giovani 'registi migranti', arrivati in Italia da percorsi
e con storie diverse, accomunati dal desiderio di raccontare l'arrivo nel
nostro paese dall'interno, accompagnati produttivamente dal laboratorio
di formazione audiovisiva dell'Archivio delle Memorie Migranti.
segue
TO WHOM IT MAY CONCERN
(Italia-Somalia/2013) di Zakaria
Mohamed Ali (16')
Gli sguardi dentro
Venerdì 13 maggio, ore 10-13, Biblioteca
Renzo Renzi
Cinema migrante in Italia:
anno zero, parlano i protagonisti
Intervengono i registi Suranga
Deshapriya Katugampala, Dagmawi Yimer, Razi Mohebi, Zakaria
Mohamed Ali, Nadia Kibut, Alfie Nze.
Modera Luisa Ceretto.
Saranno presenti Laura Traversi,
Giulio Cederna e Sandro Triulzi, in rappresentanza del Premio
Mutti – AMM.
Gli sguardi dentro
Venerdì 13 maggio, ore 22, Cinema
Lumière
PITZA E DATTERI (Italia/2015)
di Fariborz Kamkari (92')
La pacifica comunità musulmana
di Venezia (spicca il ruolo del 'convertito' Giuseppe Battiston) viene
sfrattata dalla moschea da una parrucchiera che la trasforma in un salone
di bellezza. I soccorsi arrivano nella persona di un giovane e goffo imam
afgano. Dal regista curdo di I fiori di Kirkuk, un film che dimostra “che
un altro Islam non solo è possibile, ma esistegià, nell'indifferenza dei
media” (Federico Pontiggia).
seguono
I SOLDI DI MIA MADRE (Italia/2014)
di Suranga Deshapriya Katugampala (12')
ACQUA CHE VA NON TORNA (Italia-Bangladesh/2014)
di Abdullah al Mamun (6')
Human Rights Nights Film Festival.
Diversity Digital Filmmaking / Gli sguardi dentro – MigrArti
Sabato 14 maggio, ore 20, Cinema
Lumière
DEVIL COMES TO KOKO (Italia,
Nigeria 2016) di Alfie Nze (49’)
Alfie Nze è un regista teatrale
nigeriano trasferitosi in Italia negli anni Novanta. Il suo film d’esordio,
un documentario co-prodotto da Fabrica, è un viaggio alla ricerca di radici
che mette insieme la sanguinosa invasione inglese di Benin City del 1897
e lo scandalo dei rifiuti tossici scaricati nel 1987 a Koko in Nigeria.
Interviene il regista Alfie Nzè.
Precede la presentazione del Premio
Mutti-AMM 2016
Proiezione promossa dal MigranTour
con l'associazione Next Generation Italy dal quartiere Bolognina al Cinema
Lumière.
Nessun commento:
Posta un commento