venerdì 22 febbraio 2019
Il Viaggio di Bemolle, sabato 2 marzo 2019 ore 21, Teatro Dehon via Libia 59 Bologna
viaggio di Bemolle” presentato dalla compagnia teatrale “Sopra le righe” testo e regia di Gabriele De Pasquale, inaugura sabato 2 marzo alle ore 21.00 al Teatro Dehon via Libia 59 Bologna, la quattordicesima edizione della rassegna “Diverse abilità in scena” promossa dall’associazione Gli amici di Luca onlus. Quasi due ore di spettacolo, quattordici canzoni inedite, totalmente cantato dal vivo. Testi di Gabriele De Pasquale - Musiche e arrangiamenti di Giacomo Dalla - Armonizzazione dei Sopra le Righe. L’incasso sarà devoluto alla Casa dei Risvegli Luca de Nigris.Biglietto euro 10 prevendita Vivaticket. Info:3311502262.
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Teatro Dehon
mercoledì 20 febbraio 2019
Paths of hope and despair, mostra fotografica di Yannis Behrakis
Paths of hope and despair
Sono fuggiti nel cuore della notte, con i propri beni rinchiusi in
sacchi neri di plastica. Si sono nascosti in camion o stipati in barche
e sono scappati, fuggiti via correndo, superando checkpoint e
barricate, guadando fiumi e barcollando sulle sommità delle colline.
Hanno lasciato le loro case in cerca di sicurezza – Bosnia, Somalia, Albania, Iraq, Croazia, Libia, Cecenia, Kosovo, Siria e non solo. Genitori, fratelli, mogli sono rimasti indietro, in attesa. Molti non ce l’hanno mai fatta. Molti di più resteranno per sempre allo stato di rifugiati.
Per quasi tre decenni, il fotografo della Reuters, Yannis Behrakis, è stato testimone del movimento di massa di queste persone: gli oppressi e i torturati, i minacciati e i picchiati. Nel Medio Oriente, in Africa, in Asia, nei Balcani e altrove in Europa, il lavoro di Behrakis è la prova della natura ciclica del conflitto e ci ricorda la conseguenza inevitabile della guerra: l’esodo. [...] (Testo di Carolina Taggaris / Traduzione di Alberto Scarinci)
Mostra a cura di Dipartimento di Scienze dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin"; Biblioteca di Scienze dell'Educazione "Mario Gattullo". In collaborazione con Fondazione Alma Mater.
Orari di apertura:
da lunedì a venerdì 9.00-18.00; sabato 9.00-12.00
Hanno lasciato le loro case in cerca di sicurezza – Bosnia, Somalia, Albania, Iraq, Croazia, Libia, Cecenia, Kosovo, Siria e non solo. Genitori, fratelli, mogli sono rimasti indietro, in attesa. Molti non ce l’hanno mai fatta. Molti di più resteranno per sempre allo stato di rifugiati.
Per quasi tre decenni, il fotografo della Reuters, Yannis Behrakis, è stato testimone del movimento di massa di queste persone: gli oppressi e i torturati, i minacciati e i picchiati. Nel Medio Oriente, in Africa, in Asia, nei Balcani e altrove in Europa, il lavoro di Behrakis è la prova della natura ciclica del conflitto e ci ricorda la conseguenza inevitabile della guerra: l’esodo. [...] (Testo di Carolina Taggaris / Traduzione di Alberto Scarinci)
Mostra a cura di Dipartimento di Scienze dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin"; Biblioteca di Scienze dell'Educazione "Mario Gattullo". In collaborazione con Fondazione Alma Mater.
Orari di apertura:
da lunedì a venerdì 9.00-18.00; sabato 9.00-12.00
lunedì 11 febbraio 2019
La Musa Inquieta, Sabato 16 febbraio 2019 ore 17 Libreria Einaudi Bologna
LA MUSA INQUIETA
Sul dissidio tra poesia e filosofia
seguito da
Recital di poesia
Angela Peduto e Raffaele Riccio
Partecipano gli attori Marta Di Tella e Filippo Lanzi
Sabato 16 febbraio 2019, ore 17
Libreria Einaudi, Via Mascarella 11/A - Bologna
Ingresso libero. Posti a disposizione limitati
Già nello Ione, e poi in maniera definitiva nella Repubblica,
prende forma l’opposizione tra poesia e filosofia. Il programma di
Platone, in quel preciso momento storico, è di sostituire alla
« poesia » - e ai suoi strumenti di diffusione - la « filosofia » con i
suoi nuovi strumenti - primo fra tutti la discussione dialettica -, come
base formativa dell’anima dell’uomo. Benché ci sia una radicale
differenza tra la concezione della poesia dell’uomo antico e quella
dell’uomo moderno, non c’è dubbio che la condanna platonica abbia
influenzato il modo successivo di concepire la poesia nella cultura
occidentale. La poesia, respinta ai margini, sottoposta a discorsi ora
troppo tecnici ora troppo vaghi, ha perso la sua funzione nel processo
di conoscenza e mai – se non con rare eccezioni – è stata posta al
centro di una cruciale riflessione sul linguaggio.
E’ nel pensiero di Maria Zambrano,
filosofa spagnola costretta per gran parte della vita all’esilio, che si
trovano indicazioni originali. Convergono in esso la riflessione
politica e filosofica, la poesia di Machado, la mistica di Giovanni
della Croce. A partire dal gesto originario che separò filosofia e
poesia condannandole all’estraneità, la filosofa interroga il senso
aperto e profondamente problematico della condanna platonica. “Ci
dev’essere stato un momento in cui sentire e capire non erano separati”:
ma riunirli non significa risolvere e ricucire il rapporto
filosofia-poesia; significa spingersi verso una nuova logica, che potrà darsi solo attraversando fino in fondo le loro contraddizioni e il loro conflitto.
sabato 9 febbraio 2019
Foibe, 10 febbraio giorno del ricordo
Celebrare la Giornata del Ricordo “significa rivivere una grande tragedia italiana”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale per commemorare la tragedia delle Foibe, definita “un capitolo buio della storia nazionale e internazionale”, che” causò lutti, sofferenza e spargimento di sangue innocente”. Mentre, infatti, sul territorio italiano “la conclusione del conflitto contro i nazifascisti sanciva la fine dell’oppressione – ha spiegato il capo dello Stato – e il graduale ritorno alla libertà e alla democrazia, un destino di ulteriore sofferenza attendeva gli italiani” nelle zone occupate dalle truppe jugoslave.
“Non si trattò – come qualche storico negazionista o riduzionista ha provato a insinuare – di una ritorsione contro i torti del fascismo”, ha aggiunto Mattarella. Perché tra “le vittime italiane di un odio, comunque intollerabile, che era insieme ideologico, etnico e sociale”, vi furono “molte persone che nulla avevano a che fare con i fascisti e le loro persecuzioni”. Il presidente della Repubblica ha ricordato come “solo dopo la caduta del muro di Berlino – il più vistoso, ma purtroppo non l’unico simbolo della divisione europea – una paziente e coraggiosa opera di ricerca storiografica, non senza vani e inaccettabili tentativi di delegittimazione, ha fatto piena luce sulla tragedia delle foibe e del successivo esodo, restituendo questa “pagina strappata alla storia e all’identità della nazione”.
lunedì 4 febbraio 2019
1938, L'Italia Razzista di Fabio Isman
Giovedì 7 febbraio 2019 | ore 17. Presentazione del volume di
Fabio Isman "L'Italia razzista" (Il Mulino, 2018). Le leggi razziali
esclusero gli ebrei dalla scuola, dal mondo del lavoro, dalla vita
civile. Dal 1938, oltre 400 provvedimenti di crescente gravità: alla
fine, gli israeliti non potevano possedere una casa, un'impresa, un
lavoro, neppure degli oggetti.
Con una capillare ricerca, negli ottant'anni dalla più importante tra le
leggi razziali che furono l'anticamera della Shoah, Fabio Isman
racconta vicende spesso ancora ignorate o troppo poco esplorate, che ci
restituiscono lo spaccato di un'Italia non sempre composta da «brava
gente». Guido Ottolenghi, presidente MEB, ne parla con l'autore.
Ingresso libero.
domenica 3 febbraio 2019
1938 La Storia - la mostra realizzata dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma, a cura di Marcello Pezzetti e Sara Berger
In occasione del Giorno della Memoria e dell’80esimo anniversario della promulgazione delle Leggi Razziali in Italia, il Museo Ebraico ospita nei suoi spazi espostivi la mostra “1938 LA STORIA”, realizzata dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma e curata da Marcello Pezzetti e Sara Berger. La mostra, con forte valenza didattica e divulgativa, permette di focalizzare uno dei periodi più bui della storia d’Italia (1938-1943), quello in cui il governo ha violentemente calpestato i diritti di una parte dei suoi cittadini. Tutte le persone di origine ebraica, considerate inferiori dal punto di vista “biologico”, vennero infatti escluse da ogni ambito della società nazionale.
Orari mostra:
da domenica a giovedì 10.00-18.00 | venerdì 10.00-16.00
sabato e festività ebraiche chiuso
Museo Ebraico di Bologna
Via Valdonica
venerdì 1 febbraio 2019
Caleidoscopio Giappone arte, cinema e poesia da Yamagata a Bologna
Il Sistema Museale di Ateneo, il Dipartimento delle Arti, la
Cineteca di Bologna e il Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale, in
collaborazione con l’Università di Yamagata, presentano un programma di incontri dedicati alla cultura e alle tradizioni giapponesi.
Sala Magna Charta – Museo di Palazzo Poggi, via Zamboni 33
Il Giappone al tempo di Utagawa Yoshiiku (1833-1904): storia e immagini
Conferenza di Alessandro Guidi - Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale
Lunedì 4 febbraio 2019, ore 17.00
Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale, via Santa Maria Maggiore 1
Cultura popolare tra 1700 e 1850: libri, stampe e renku (poesie a catena)
Conferenza di Harufumi Yamamoto – Università di Yamagata
Martedì 5 febbraio 2019, ore 16.00
Sala Magna Charta – Museo di Palazzo Poggi, via Zamboni 33
La parodia nelle stampe ukiyo-e di Yoshiiku
Conferenza di Koto Satô – Università di Yamagata
Mercoledì 6 febbraio 2019, ore 18.00
Cinema Lumière, piazzetta Pier Paolo Pasolini
Il Festival internazionale dei film documentari di Yamagata
Presentazione di Kôji Abe
Proiezione del film Summer in Narita
Regia Ogawa Shinsuke, Giappone, 1968, 108’
Giovedì 7 febbraio 2019, ore 16.00
Aula B - Palazzina Collamarini, Orto Botanico ed Erbario, via Irnerio 42
Ammirare, gustare, creare
Workshop dedicati alle tradizioni giapponesi
ore 16.00 – Dimostrazione della Cerimonia del tè, a cura di Yôko Hara, Nami Takeda, Sakae Ono
ore 17.00 – Dimostrazione di Ikebana, a cura di Kieko Suzuki
ore 17.30 – Kakejiku: i rotoli dipinti, a cura di Koto Satô
Il pomeriggio si concluderà con un assaggio di tè e di tipici dolci giapponesi.
Iniziativa su prenotazione
Venerdì 8 febbraio 2019, ore 16.00
Salone Marescotti – Dipartimento delle Arti, Palazzo Marescotti, via Barberia 4
Yamagata: la città e il cinema
Conferenza di Kôji Abe – Università di Yamagata
Sabato 9 febbraio 2019, ore 16.00
Sala Magna Charta – Museo di Palazzo Poggi, via Zamboni 33
La pittura in stile tradizionale in Giappone nella seconda metà del 19° secolo
Conferenza di Giovanni Peternolli – Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale
PROGRAMMA
Sabato 2 febbraio 2019, ore 16.00Sala Magna Charta – Museo di Palazzo Poggi, via Zamboni 33
Il Giappone al tempo di Utagawa Yoshiiku (1833-1904): storia e immagini
Conferenza di Alessandro Guidi - Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale
Lunedì 4 febbraio 2019, ore 17.00
Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale, via Santa Maria Maggiore 1
Cultura popolare tra 1700 e 1850: libri, stampe e renku (poesie a catena)
Conferenza di Harufumi Yamamoto – Università di Yamagata
Martedì 5 febbraio 2019, ore 16.00
Sala Magna Charta – Museo di Palazzo Poggi, via Zamboni 33
La parodia nelle stampe ukiyo-e di Yoshiiku
Conferenza di Koto Satô – Università di Yamagata
Mercoledì 6 febbraio 2019, ore 18.00
Cinema Lumière, piazzetta Pier Paolo Pasolini
Il Festival internazionale dei film documentari di Yamagata
Presentazione di Kôji Abe
Proiezione del film Summer in Narita
Regia Ogawa Shinsuke, Giappone, 1968, 108’
Giovedì 7 febbraio 2019, ore 16.00
Aula B - Palazzina Collamarini, Orto Botanico ed Erbario, via Irnerio 42
Ammirare, gustare, creare
Workshop dedicati alle tradizioni giapponesi
ore 16.00 – Dimostrazione della Cerimonia del tè, a cura di Yôko Hara, Nami Takeda, Sakae Ono
ore 17.00 – Dimostrazione di Ikebana, a cura di Kieko Suzuki
ore 17.30 – Kakejiku: i rotoli dipinti, a cura di Koto Satô
Il pomeriggio si concluderà con un assaggio di tè e di tipici dolci giapponesi.
Iniziativa su prenotazione
Venerdì 8 febbraio 2019, ore 16.00
Salone Marescotti – Dipartimento delle Arti, Palazzo Marescotti, via Barberia 4
Yamagata: la città e il cinema
Conferenza di Kôji Abe – Università di Yamagata
Sabato 9 febbraio 2019, ore 16.00
Sala Magna Charta – Museo di Palazzo Poggi, via Zamboni 33
La pittura in stile tradizionale in Giappone nella seconda metà del 19° secolo
Conferenza di Giovanni Peternolli – Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale
Jacopo Benassi Bologna Portraits
Apre a Bologna un nuovo spazio espositivo dedicato a mostre temporanee ed eventi all’interno dei sotterranei di Palazzo Bentivoglio, nel cuore della città e vicino alla sua celebre zona universitaria. A inaugurare lo spazio è la mostra Bologna Portraits di Jacopo Benassi, che racconta il rapporto speciale dell’artista con il contesto cittadino.
Bologna Portraits raccoglie una selezione di fotografie realizzate dall’artista durante i suoi soggiorni bolognesi negli ultimi anni. Il corpus centrale delle opere è composto da una serie di ritratti di personalità legate alla città. Artisti, scrittori, imprenditori, uomini d’affari, baristi, stilisti, musicisti, animatori culturali, perdigiorno, attori, ecc. Un centinaio di persone dalle età più varie, dai ventenni agli ultra novantenni, che fanno parte del paesaggio cittadino. Un case study che compone un mosaico in grado di darci un unico grande ritratto di Bologna oggi, fatto dei volti di alcune delle persone che la stanno animando e costruendo giorno dopo giorno.
A queste fotografie si mescolano immagini di un giardino fotografato nel buio della notte. È il giardino interno di Palazzo Bentivoglio, il luogo in cui solitamente l’artista risiede quando si trova in città e in cui ha realizzato la gran parte dei ritratti. Questi scatti notturni, mescolati ai volti, finiscono per creare una contestualizzazione spaziale che è anche metafora di stati psicologici e intimi dei soggetti ritratti.
Mostra a cura di Antonio Grulli
Foto: Jacopo Benassi, "Senza titolo", 2018, fotografia in b/n
courtesy l'artista
Palazzo Bentivoglio
Bologna Portraits raccoglie una selezione di fotografie realizzate dall’artista durante i suoi soggiorni bolognesi negli ultimi anni. Il corpus centrale delle opere è composto da una serie di ritratti di personalità legate alla città. Artisti, scrittori, imprenditori, uomini d’affari, baristi, stilisti, musicisti, animatori culturali, perdigiorno, attori, ecc. Un centinaio di persone dalle età più varie, dai ventenni agli ultra novantenni, che fanno parte del paesaggio cittadino. Un case study che compone un mosaico in grado di darci un unico grande ritratto di Bologna oggi, fatto dei volti di alcune delle persone che la stanno animando e costruendo giorno dopo giorno.
A queste fotografie si mescolano immagini di un giardino fotografato nel buio della notte. È il giardino interno di Palazzo Bentivoglio, il luogo in cui solitamente l’artista risiede quando si trova in città e in cui ha realizzato la gran parte dei ritratti. Questi scatti notturni, mescolati ai volti, finiscono per creare una contestualizzazione spaziale che è anche metafora di stati psicologici e intimi dei soggetti ritratti.
Mostra a cura di Antonio Grulli
Ingresso: gratuito
Palazzo Bentivoglio
via del Borgo di San Pietro 1 - 40126 Bologna
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