Zeicon Associazione Culturale

sabato 23 novembre 2019

Il 25 novembre 2019 si celebra la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".




Il 25 novembre si celebra la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".
A Bologna e nel territorio della città metropolitana sono numerose le iniziative organizzate per sensibilizzare i cittadini sul tema
Tra le tante segnaliamo:

A Bologna il 25 novembre alle 13 si terrà una seduta solenne congiunta del Consiglio comunale e di quello metropolitano. Alla Quadreria di palazzo Rossi Poggi Marsili (via Marsala 7) fino al 7 dicembre si può visitare la mostra "The Consequences", con le foto del reportage della fotografa Stefania Prandi sulle famiglie delle vittime di femminicidio. All'Arena del Sole il 26 novembre alle 21 è in programma lo spettacolo di Rossella Dessu "Dal mito greco al femminicidio". Inoltre, in questi giorni prende il via la campagna "Senza Violenza" rivolta agli uomini che agiscono violenza nelle relazioni e vorrebbero smettere.
Ad Anzola dell'Emilia dal 23 novembre al 10 dicembre si tiene la mostra "Com'eri vestita", mentre ad Argelato giovedì 28 novembre è in programma l'incontro "Violenza assistita: il sogno spezzato. Testimonianze di bambini tra le mura domestiche". I Comuni di Bentivoglio e San Giorgio di Piano, venerdì 22 novembre alle 20.45, propongono la serata dal titolo "Le parole non dette" aperta da un intervento dell'avvocata Marta Tricarico (UDI Bologna), seguirà lo spettacolo "Stupro" tratto dal monologo di Franca Rame, regia di Emiliano Minoccheri con Benedetta Carmignani. A Borgo Tossignano, sabato 30 novembre alle 15, si inaugura il Murales “Las Mariposas” dedicato alle tre sorelle Mirabal, Patria, Minerva e Maria Teresa.
A Casalecchio di Reno il 23 novembre, alle ore 10, in via Marconi di fianco all'edicola di Piazza Beccari, sarà inaugurata una panchina rossa, simbolo della campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Saranno presenti una rappresentanza di studenti e studentesse del Liceo scientifico Leonardo da Vinci e del Consiglio comunale dei Ragazzi e della Ragazze e una rappresentante del gruppo di donne italiane e straniere, che partecipa agli incontri di conversazione "Parla con me".
Sempre sabato 23 novembre alle 10.30 a Castel del Rio si terrà l'incontro "Riflessioni itineranti per un futuro senza violenza", a Castel Guelfo l'appuntamento è domenica 24 alle 17 con la presentazione del libro "Oro Rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo" di Stefania Prandi, l'attrice Francesca Negretti leggerà e interpreterà alcuni brani del libro.
Lunedì 25 a Castel Maggiore alle 20.30 incontro dal titolo "Affermazioni e vittorie, sconfitte e discriminazione di genere nel mondo dello sport"; a Castel San Pietro Terme alle 18.20 presentazione del libro "Io sono la preda" di Anna Pia Fantoni e alle 21 l'incontro "Stasera Donna! viaggio nell'universo femminile". A Castello d'Argile sabato 23 novembre alle 17 fiaccolata in ricordo di Atika e di tutte le donne vittime di violenza e alle 21 lo spettacolo "I Girasoli". A Castenaso, alle 20.30, è in programma l'incontro "Oltre la stanza rosa" per approfondire il tema della violenza verbale con esperti, letture e riflessioni; a Dozza, venerdì 22 novembre alle 20.30, presentazione della "Red Box", kit di sopravvivenza per difenderci dalla violenza di genere; mentre a Galliera si inaugura la "panchina rossa" in piazza Eroi della Libertà (San Venanzio di Galliera), accompagnata da letture e interventi istituzionali. Granarolo dell'Emilia propone, presso la biblioteca comunale Gianni Rodari, un incontro fra studenti delle scuole medie e il maresciallo della stazione dei carabinieri Angelo Strappato e le referenti dell’associazione Mondo Donna, per sensibilizzare le nuove generazioni verso comportamenti rispettosi ed equilibrati nei confronti delle donne. In serata ci sarà l’iniziativa “Uomini che amano le donne”, una camminata che parte alle ore 20 dalla panchina rossa e raggiunge alle ore 20.30 il TaG, dove si terrà una conferenza alla presenza degli avvocati Francesca Scorzoni e Chiara Solmi.

A Minerbio sabato 23 novembre, alle 16.30 presso la Biblioteca Comunale, si terrà la presentazione del libro "Le parole per dirlo" con l'autrice Anna Vinci.
Monte San Pietro sabato 23 alle 20.30 propone "Il non/senso del possesso", spettacolo gratuito e su prenotazione. A Mordano martedì 26 novembre è in programma un incontro su "Riflessioni e proposte: giornata contro la violenza di genere sulle Donne" organizzato dall'Associazione PerLeDonne. Lunedì 25 a Ozzano dell'Emilia appuntamento alle 21 in Biblioteca (Sala Claterna - P.zza Allende 18) con “…E questo lo chiamiamo amore”, letture fra l’ironico e il tragico. Ancora un incontro in biblioteca, ma questa volta a San Benedetto Val di Sambro, venerdì 22 alle 17 dal titolo "Crescere cittadini".
Tanti gli appuntamenti a San Giovanni in Persiceto, segnaliamo in particolare sabato 23 alle 9 l'incontro "Il male lo hai fatto anche a me, parliamo di violenza assistita"; lunedì 25 alle 20.30 la proiezione del docu-film "Chi raccoglie la mia sofferenza?" e martedì 26 le letture "Dietro la porta". Sempre martedì a San Lazzaro di Savena, alle 17, seminario di Formazione "#NoHateSpeech - Odiare non è uno sport".
Sasso Marconi per mercoledì 20 propone alle 20.30 "Il Richiamo" spettacolo di danza e narrazione teatrale, e per lunedì 25 alle 20.30 "I am the Revolution" documentario in cui la reporter Benedetta Argentieri dà voce a tre carismatiche figure femminili che si battono in Medio Oriente per i diritti delle donne.
Alla Rocca dei Bentivoglio, a Valsamoggia, il 23 novembre inaugura la mostra "Il matrimonio con il mondo" 28 donne prestano il proprio volto e il proprio abito da sposa per ricordare la performance dell'artista milanese Pippa Bacca, mentre il 26 novembre al centro sociale Baiesi di Castelletto, si proietta il film "Malala".
A Zola Predosa lunedì 25 alle 20.45 incontro pubblico "Zola dice NO alla Violenza alle donne" con musica, prosa e poesia.
Infine, nella seduta di lunedì 25 novembre verranno sottoposti all'approvazione del Consiglio dell'Unione Valli Reno Lavino Samoggia l'Accordo di ambito metropolitano per la realizzazione di attività e interventi di accoglienza, ascolto e ospitalità per donne maltrattate o che hanno subito violenza (2020 – 2024) e lo Schema di Protocollo metropolitano sulla comunicazione di genere e sul linguaggio non discriminatorio.









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Luci d' Artista 2019 a Torino





comuni italiani


Luci d’Artista 2019 a Torino dal 1 novembre 2019 al 15 gennaio 2019

Contemporary Arts Torino Piemonte è il marchio promosso dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, e dalla Provincia di Torino e che unisce la totalità degli appuntamenti autunnali mirati alla valorizzazione delle arti espressive contemporanee.

Giunta all'ennesima edizione le Luci d'Artista daranno colore ad una città come Torino, con strade e piazze illuminate in modo artistico dalla Contemporary Arts Torino Piemonte.
Luci d'Artista 2010
L'edizione 2019 si arricchisce del Presepe di Emanuele Luzzati che ritorna nella sua completezza, con 90 sagome dipinte in legno, ispirate alla tradizione, in piazza Castello e che darà il via, il 27 novembre, ai festeggiamenti del periodo natalizio.




Inoltre, alla conferma di due nuove acquisizioni dell'edizione passata, quelle di Rehberger e di Ferrero che diventano, come consuetudine, parte integrante della collezione, si aggiungono due luci "in prestito". La prima è Flamingo di Pitata Design, in arrivo dalla Fête des Lumières di Lione, la seconda è una luce itinerante, E adesso usciremo a rivedere le stelle di Maurizio Agostinetto, visibile dall'8 dicembre in piazza Castello. E poi tornano tutte le altre, dagli Spiriti Blu che dominano la collina allo speciale Tappeto Volante con i colori della bandiera italiana, dalle Differenze di Pistoletto a Porta Palazzo all'immancabile Planetario di via Pietro Micca. Per un autunno tutto d'arte.

La collezione di Luci d'Artista qualifica gli spazi urbani, mette in contatto l'arte con la città in maniera immersiva e instaura un rapporto diretto tra creazione artistica e grande pubblico. Un pubblico sempre più vasto anche grazie ai frequenti prestiti ad altre città, che vedono quest'anno le opere di Carmelo Giammello e Domenico Luca Pannoli esposte a Napoli




Sito ufficiale: https://www.comune.torino.it
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sabato 9 novembre 2019

Berlino, 9 novembre 2019 - Trent'anni fa la storica caduta del Muro di Berlino

Berlino, 9 novembre 2019 - Trent'anni fa la storica caduta del Muro di Berlino, simbolo della fine della cortina di ferro, del mondo diviso in due blocchi atomici, della riunificazione della Germania. Il crollo del muro era stato preparato e preannunciato dalle fughe estive di tedeschi orientali attraverso Ungheria e Cecoslovacchia.
La decisione di riunire le due Germanie era stata rivelata durante una conferenza stampa grazie a una domanda del corrispondente Ansa a Berlino est, Riccardo Ehrman. "Da quando?", chiese. E la risposta: "Da subito". Questo semplice scambio di battute portò all'annuncio: si poteva oltrepassare il Muro. Subito dopo iniziò la festa della libertà ritrovata.
















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sabato 26 ottobre 2019

La musa inquieta. Lucrezio o la trasfigurazione poetica

LA MUSA INQUIETA Lucrezio o la trasfigurazione poetica della filosofia Antonella Cosentino e Raffaele Riccio Voce recitante: Filippo Lanzi 

LUCREZIO O LA TRASFIGURAZIONE POETICA DELLA FILOSOFIA
Sabato 26 ottobre 2019 Libreria Einaudi, via Mascarella 11/A, Bologna, ore 17, ingresso libero


“Possiamo sostenere che la poesia sia necessaria? E addirittura che sia una necessità permanente e sostanziale dell’esperienza umana, e non transitoria e trapassante? E che cosa ci rivelerebbe di essenziale? Che cosa può dire la parola poetica intorno all’uomo? Quale la sua utilità e la sua funzione nella conoscenza? Si conosce attraverso il dolore, come volle la grande sapienza tragica, o attraverso il concetto e le categorie come vuole la grande filosofia occidentale?” Sono alcune delle domande che animano il ciclo di incontri ospitato dalla Libreria Einaudi e dedicato al rapporto tra poesia e filosofia. Il secondo appuntamento è contraddistinto dalla voce recitante di Filippo Lanzi.










  Sabato 26 ottobre 2019, ore 17.00 Libreria Punto Einaudi Bologna via Mascarella 11/A – Bologna INGRESSO LIBERO POSTI a DISPOSIZIONE LIMITATI _________________________ Se non avesse conosciuto l'Epicureismo forse Lucrezio non avrebbe scritto niente e di lui non sarebbe sopravvissuto nemmeno il nome; d'altro canto, se Lucrezio non avesse provveduto a divulgare entusiasticamente il pensiero del suo maestro, forse la filosofia di Epicuro non avrebbe conquistato la latinità. Lucrezio fa da ponte fra la Grecia e Roma e lo fa utilizzando uno strumento, la poesia, trattato con violenta ostilità da Epicuro stesso che lo considerava suscitatore di passioni insane, atte a turbare l'equilibrio dell'uomo, unico garante della sua “felicità”. Lucrezio lo sa, ma sa anche che è la poesia, la Musa inquieta, il dolce miele che permetterà all'uomo di ingurgitare l'amara ma salutare medicina dell'Epicureismo. Così, “la grazia delle Muse” si pone al servizio del pensiero epicureo per liberare l'uomo dalle paure e dalle superstizioni e consentirgli di raggiungere la felicità. Prosegue con questo secondo incontro il nostro percorso di riflessione dedicato al rapporto tra poesia e filosofia. Una lunga tradizione filosofica se ne occupa: da Platone a Heidegger, da Hölderlin a Maria Zambrano, da Leopardi a Hegel e molti altri. Abbiamo già visto nel corso del primo incontro quanto il gesto di Platone sia stato, pur tra molte ambiguità, di netta separazione: poeti e pensatori nulla hanno in comune, non nella poesia ma nella filosofia l’uomo trova verità e solido fondamento all’educazione dell’anima. In Lucrezio la rivalità tra l’una e l’altra si risolve molto diversamente: la filosofia imbocca la via della poesia e la percorre fino in fondo. Al fondo del nostro interrogarci giace un problema cruciale, che è di natura squisitamente filosofica: possiamo sostenere che la poesia sia necessaria? E addirittura che sia una necessità permanente e sostanziale dell’esperienza umana, e non transitoria e trapassante? E che cosa ci rivelerebbe di essenziale? Che cosa può dire la parola poetica intorno all’uomo? Quale la sua utilità e la sua funzione nella conoscenza? Si conosce attraverso il dolore, come volle la grande sapienza tragica, o attraverso il concetto e le categorie come vuole la grande filosofia occidentale? Senza affrettarci a trovare risposte, proseguiamo il cammino…Sabato 26 ottobre 2019, ore 17.00 Libreria Punto Einaudi Bologna via Mascarella 11/A – Bologna INGRESSO LIBERO POSTI a DISPOSIZIONE LIMITATI _________________________ Se non avesse conosciuto l'Epicureismo forse Lucrezio non avrebbe scritto niente e di lui non sarebbe sopravvissuto nemmeno il nome; d'altro canto, se Lucrezio non avesse provveduto a divulgare entusiasticamente il pensiero del suo maestro, forse la filosofia di Epicuro non avrebbe conquistato la latinità. Lucrezio fa da ponte fra la Grecia e Roma e lo fa utilizzando uno strumento, la poesia, trattato con violenta ostilità da Epicuro stesso che lo considerava suscitatore di passioni insane, atte a turbare l'equilibrio dell'uomo, unico garante della sua “felicità”. Lucrezio lo sa, ma sa anche che è la poesia, la Musa inquieta, il dolce miele che permetterà all'uomo di ingurgitare l'amara ma salutare medicina dell'Epicureismo. Così, “la grazia delle Muse” si pone al servizio del pensiero epicureo per liberare l'uomo dalle paure e dalle superstizioni e consentirgli di raggiungere la felicità. Prosegue con questo secondo incontro il nostro percorso di riflessione dedicato al rapporto tra poesia e filosofia. Una lunga tradizione filosofica se ne occupa: da Platone a Heidegger, da Hölderlin a Maria Zambrano, da Leopardi a Hegel e molti altri. Abbiamo già visto nel corso del primo incontro quanto il gesto di Platone sia stato, pur tra molte ambiguità, di netta separazione: poeti e pensatori nulla hanno in comune, non nella poesia ma nella filosofia l’uomo trova verità e solido fondamento all’educazione dell’anima. In Lucrezio la rivalità tra l’una e l’altra si risolve molto diversamente: la filosofia imbocca la via della poesia e la percorre fino in fondo. Al fondo del nostro interrogarci giace un problema cruciale, che è di natura squisitamente filosofica: possiamo sostenere che la poesia sia necessaria? E addirittura che sia una necessità permanente e sostanziale dell’esperienza umana, e non transitoria e trapassante? E che cosa ci rivelerebbe di essenziale? Che cosa può dire la parola poetica intorno all’uomo? Quale la sua utilità e la sua funzione nella conoscenza? Si conosce attraverso il dolore, come volle la grande sapienza tragica, o attraverso il concetto e le categorie come vuole la grande filosofia occidentale? Senza affrettarci a trovare risposte, proseguiamo il cammino…Sabato 26 ottobre 2019, ore 17.00 Libreria Punto Einaudi Bologna via Mascarella 11/A – Bologna INGRESSO LIBERO POSTI a DISPOSIZIONE LIMITATI _________________________ Se non avesse conosciuto l'Epicureismo forse Lucrezio non avrebbe scritto niente e di lui non sarebbe sopravvissuto nemmeno il nome; d'altro canto, se Lucrezio non avesse provveduto a divulgare entusiasticamente il pensiero del suo maestro, forse la filosofia di Epicuro non avrebbe conquistato la latinità. Lucrezio fa da ponte fra la Grecia e Roma e lo fa utilizzando uno strumento, la poesia, trattato con violenta ostilità da Epicuro stesso che lo considerava suscitatore di passioni insane, atte a turbare l'equilibrio dell'uomo, unico garante della sua “felicità”. Lucrezio lo sa, ma sa anche che è la poesia, la Musa inquieta, il dolce miele che permetterà all'uomo di ingurgitare l'amara ma salutare medicina dell'Epicureismo. Così, “la grazia delle Muse” si pone al servizio del pensiero epicureo per liberare l'uomo dalle paure e dalle superstizioni e consentirgli di raggiungere la felicità. Prosegue con questo secondo incontro il nostro percorso di riflessione dedicato al rapporto tra poesia e filosofia. Una lunga tradizione filosofica se ne occupa: da Platone a Heidegger, da Hölderlin a Maria Zambrano, da Leopardi a Hegel e molti altri. Abbiamo già visto nel corso del primo incontro quanto il gesto di Platone sia stato, pur tra molte ambiguità, di netta separazione: poeti e pensatori nulla hanno in comune, non nella poesia ma nella filosofia l’uomo trova verità e solido fondamento all’educazione dell’anima. In Lucrezio la rivalità tra l’una e l’altra si risolve molto diversamente: la filosofia imbocca la via della poesia e la percorre fino in fondo. Al fondo del nostro interrogarci giace un problema cruciale, che è di natura squisitamente filosofica: possiamo sostenere che la poesia sia necessaria? E addirittura che sia una necessità permanente e sostanziale dell’esperienza umana, e non transitoria e trapassante? E che cosa ci rivelerebbe di essenziale? Che cosa può dire la parola poetica intorno all’uomo? Quale la sua utilità e la sua funzione nella conoscenza? Si conosce attraverso il dolore, come volle la grande sapienza tragica, o attraverso il concetto e le categorie come vuole la grande filosofia occidentale? Senza affrettarci a trovare risposte, proseguiamo il cammino…
Sabato 26 ottobre 2019, ore 17.00 Libreria Punto Einaudi Bologna via Mascarella 11/A – Bologna INGRESSO LIBERO POSTI a DISPOSIZIONE LIMITATI _________________________ Se non avesse conosciuto l'Epicureismo forse Lucrezio non avrebbe scritto niente e di lui non sarebbe sopravvissuto nemmeno il nome; d'altro canto, se Lucrezio non avesse provveduto a divulgare entusiasticamente il pensiero del suo maestro, forse la filosofia di Epicuro non avrebbe conquistato la latinità. Lucrezio fa da ponte fra la Grecia e Roma e lo fa utilizzando uno strumento, la poesia, trattato con violenta ostilità da Epicuro stesso che lo considerava suscitatore di passioni insane, atte a turbare l'equilibrio dell'uomo, unico garante della sua “felicità”. Lucrezio lo sa, ma sa anche che è la poesia, la Musa inquieta, il dolce miele che permetterà all'uomo di ingurgitare l'amara ma salutare medicina dell'Epicureismo. Così, “la grazia delle Muse” si pone al servizio del pensiero epicureo per liberare l'uomo dalle paure e dalle superstizioni e consentirgli di raggiungere la felicità. Prosegue con questo secondo incontro il nostro percorso di riflessione dedicato al rapporto tra poesia e filosofia. Una lunga tradizione filosofica se ne occupa: da Platone a Heidegger, da Hölderlin a Maria Zambrano, da Leopardi a Hegel e molti altri. Abbiamo già visto nel corso del primo incontro quanto il gesto di Platone sia stato, pur tra molte ambiguità, di netta separazione: poeti e pensatori nulla hanno in comune, non nella poesia ma nella filosofia l’uomo trova verità e solido fondamento all’educazione dell’anima. In Lucrezio la rivalità tra l’una e l’altra si risolve molto diversamente: la filosofia imbocca la via della poesia e la percorre fino in fondo. Al fondo del nostro interrogarci giace un problema cruciale, che è di natura squisitamente filosofica: possiamo sostenere che la poesia sia necessaria? E addirittura che sia una necessità permanente e sostanziale dell’esperienza umana, e non transitoria e trapassante? E che cosa ci rivelerebbe di essenziale? Che cosa può dire la parola poetica intorno all’uomo? Quale la sua utilità e la sua funzione nella conoscenza? Si conosce attraverso il dolore, come volle la grande sapienza tragica, o attraverso il concetto e le categorie come vuole la grande filosofia occidentale? Senza affrettarci a trovare risposte, proseguiamo il cammino…
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mercoledì 23 ottobre 2019

Primo Levi. Figure: la mostra alla GAM di Torino

 La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Primo Levi espone per la prima volta in Italia, negli spazi della Wunderkammer, una selezione significativa dei lavori in filo metallico realizzati dal grande scrittore e intellettuale. La mostra “Primo Levi. Figure” è stata curata di Fabio Levi e Guido Vaglio, con il progetto di allestimento di Gianfranco Cavaglià con la collaborazione di Anna Rita Bertorello.

La mostra, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Primo Levi, sarà visitabile alla GAM di Torino dal 25 ottobre 2019 al 26 gennaio 2020.

L’esposizione ospita oggetti con un forte carattere intimo e domestico, destinati agli scaffali dello studio dello scrittore oppure a essere regalati agli amici più cari. Le opere sono state realizzate presumibilmente tra il 1955 1 il 1975 anche se non c’è una datazione precisa.

Gli oggetti sono stati realizzati per la maggior parte in filo di rame, materiale che aveva in discreta quantità grazie al suo lavoro di chimico specializzato nella smaltatura dei conduttori elettrici. Come tali, dunque, sono trattati nella mostra: non come opere d’arte, ma come prodotti della fantasia e dell’abilità manuale di Levi: un gioco, nell’accezione più ampia e positiva del termine.

Ciò che nulla toglie, come si vedrà, alla grazia e alla qualità dei manufatti; pensieri e suggestioni dell’autore prendono corpo in questi oggetti, nei quali la precisione scientifica del particolare si accompagna e si alterna a un piglio più impressionista. Gli animali sono la prima fonte di ispirazione, ma non mancano le creature fantastiche e la figura umana.

Citazioni letterarie, non semplici didascalie, tratte dall’opera di Levi e da alcuni dei suoi autori vi accompagneranno in questo viaggio tra le opere realizzate dallo scrittore.

La visione delle opere esposte insieme ai documenti, alle immagini e agli oggetti presentati nella vetrina centrale, vi permetteranno di costruire un’immagine più sfaccettata e completa di Primo Levi, di “entrare nel varco e dare uno sguardo all’ecosistema che alberga insospettato nelle mie viscere, saprofiti, uccelli diurni e notturni, rampicanti, farfalle, grilli e muffe”.

Quando
Data/e: 25 Ottobre 2019 - 26 Gennaio 2020
Orario: 10:00 - 18:00
Lunedì chiuso 









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martedì 15 ottobre 2019

E' uscito il nuovo numero di Primi Piani dedicato a Giuliano Montaldo

 E' uscito il nuovo numero di PRIMI PIANI, rivista online di cinema e letteratura, dedicato a Giuliano Montaldo

https://primipiani.wordpress.com/numeri-della-rivista/xiv-giuliano-montaldo/
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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venerdì 4 ottobre 2019

Lunedì Dante, 5 chiacchierate dantesche condotte da Guido Mascagni, Sala Falcone e Borsellino, Quartiere Borgo Panigale-Reno, Bologna

Cinque incontri con il divulgatore dantista Guido Mascagni, cinque "chiacchierate" anzi - e non conferenze - per avvicinarsi (per la prima volta o di nuovo) a Dante e alla sua Opera, concepita e realizzata fin nella lingua per essere intesa da tutti e come tale letta ed esposta a dimostrazione di come, a distanza di oltre sette secoli, in essa consista tuttora la miglior guida attraverso un mondo sempre più difficile da interpretare, una società grandemente bisognosa di strutture, di punti fermi, di ideali e certezze morali, di socialità autentica al di là della solitudine dei "monitor", dei "social" e dei vari "devices". Uscire da ogni selva oscura per "riveder le stelle" è dunque in realtà il viaggio di tutti, nessuno escluso. Quello che ciascuno di noi prima o poi dovrebbe intraprendere per esplorare il mondo che lo circonda e quello che possiede all’interno.

Tutte ad ingresso libero e a portata di tutti, le "chiacchierate" si terranno presso la Sala Falcone e Borsellino del Quartiere Borgo Panigale-Reno, Via Battindarno 123, Bologna.

Gli incontri si terranno nei seguenti lunedì alle ore 21.00 presso la Sala Falcone e Borsellino, Centro Civico di via Battindarno 123 - Bologna:

30 settembre: Selve

7 ottobre: L'amore negato I

14 ottobre: L'amore negato II

21 ottobre: Essere, avere

28 ottobre: Salvarsi, condannarsi, perdonarsi.
Ingresso libero













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martedì 1 ottobre 2019

Giornata Nazionale dei Risvegli, ventunesima edizione per la ricerca sul coma, 7 ottobre 2019 Bologna

Torna il 7 ottobre 2019 la “Giornata nazionale dei risvegli per la ricerca sul coma – Vale la pena”promossa dall'associazione di volontariato “Gli amici di Luca onlus” che giunge quest’anno al traguardo della ventunesima edizione e celebra la quinta Giornata europea dei risvegli.
La manifestazione di informazione sul coma, lo stato vegetativo e le gravi cerebrolesioni acquisite torna ancora una volta per fare rete con varie città italiane ed altri paesi europei e per sensibilizzare sui bisogni delle persone uscite dal coma. Una iniziativa che si è consolidata nel tempo e che ha assunto una dimensione europea grazie ai progetti messi in campo dall'associazione attraverso la sinergia con i paesi partner ed il patrocinio del Parlamento Europeo che si è aggiunto allo storico Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Numerose le attività in programma.


Per informazioni:
Associazione Gli amici di Luca, tel. 051 6494570, sito www.amicidiluca.it.

















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giovedì 26 settembre 2019

"Pink Floyd: il lato oscuro" la mostra a Bologna dal 26 settembre al 30 novembre, Ono Arte, via Santa Margherita 10

ONO arte è lieta di presentare la mostra “Pink Floyd: il lato oscuro” che ripercorre la carriera di uno dei gruppi più amati della storia della musica attraverso le immagini di Storm Thorgerson, artista grafico che ha contribuito a creare l’identità visiva della band, Jill Furmanovsky, una delle fotografe britanniche più importanti nel mondo del rock, Colin Prime e Baron Wolman.
I Pink Floyd nascono a Londra nel 1965 proprio all’apice della Beatlesmania. A metà degli anni 60 la psichedelica e, più in generale il cambiamento radicale delle tematiche raccontate nella maggior parte delle canzoni dovuto anche alle nuove sostanze stupefacenti, si stava insinuando velocemente anche nella musica pop britannica.
Tra i fondatori del gruppo figurava un giovane di Cambridge chiamato Syd Barrett. Barrett dipingeva, disegnava, gli piacevano i giochi di parole e il nonsense. La musica era per lui un interesse marginale fino ai 14 anni, quando attorno a lui ci fu un fiorire di gruppi che suonavano un genere chiamato skiffle, una sorta di rock and roll primordiale con varie influenze, che lo spinse a prendere in mano uno strumento musicale.
La natia Cambridge ebbe un impatto significativo nella vita di Syd, non solo dal punto di vista musicale, ma anche personale: l’LSD infatti si diffuse in città più velocemente che in qualunque altor luogo in Europa. Tra la scuola d’arte e i primi gruppi nei quali suonò, Syd iniziò a comporre, spesso sotto l’effetto di droghe, canzoni con riferimenti alle sue passioni, come appunto il nonsense e l’arte. In quel periodo incontra Roger Waters, aspirante musicista, il quale in seguito introdurrà gli altri futuri membri del gruppo Mason e Wright.
Nel 1965 nascono ufficialmente i Pink Floyd. La follia creativa,di Barrett a quel punto, è tale che la critica e gli addetti ai lavori iniziano ad interessarsi a quel nuovo fenomeno musicale il cui nome, inventato da Barrett, unisce i nomi di battesimo dei bluesman Pink Anderson e Floyd "Dipper boy" Council. Se l’utilizzo massiccio di droghe aiuta Barrett a produrre la sua miglior musica, allo stesso tempo danno il via ad un processo di alienazione da tutto che lo avrebbe, nel giro di pochi anni, allontanato sia dal gruppo che aveva fondato che dalla vita sociale. L’eccesso di LSD rese problematica anche la registrazione del primo disco The Piper At The Gates of Dawn. Barrett era geniale quando si trattava di scrivere canzoni ma, in uno studio di registrazione, diventava scarsamente professionale e collaborativo. Nel 1968 sarà il suo amico di infanzia David Gilmour a sostituirlo.
Waters prese la guida dei Pink Floyd e, con Gilmour come chitarrista, la loro musica diventò accessibile ad un pubblico più vasto, rendendoli uno dei gruppi di maggior successo nella storia del rock, ma anche meno visionaria e surreale. I fatti accaduti in seguito - l’uscita di Roger Waters e le battaglie legali per l’utilizzo del nome, lo scioglimento del gruppo nel 1995 e la morte di Richard Wright nel 2008 - sono oramai storia della cultura popolare. Rimarranno senza risposte invece molte domande legate a Syd Barrett, alla sua scelta di allontanarsi da tutto e ai territori musicale nei quali avrebbe potuto portare il suo gruppo se avesse continuato a produrre musica piuttosto che recitare la parte dell’anticonformista o perdersi in un trip di droghe senza fine. Dopo essere stato allontanato dai Pink Floyd esce con un paio di album solisti prima di tornare a Cambridge, dove vivrà una vita al riparo dal clamore suscitato dalla notorietà conquistata dalla sua creatura per poi morire da solo nel 2006.
Un altro grande protagonista della storia Pink Floyd è stato Storm Thorgerson, fotografo e graphic designer co-fondatore nel 1968 dello Studio Hypgnosis, studio che ha realizzato le copertine più iconiche e memorabili del gruppo. Thorgerson ha saputo catturare l’essenza della loro musica dando vita ad immagini inscindibili dalla produzione artistica dei Pink Floyd. La mostra raccoglie una selezione di questi lavori a testimonianza di una collaborazione che decennale divenuta, fin dalla fine degli anni 60, simbiotica. Molti lavori di Thorgerson sono stati esposti in musei britannici a testimonianza della qualità del lavoro di Studio Hypgnosis il quale ha realizzato cover anche per artisti come Peter Gabriel, Muse, Led Zeppelin, Black Sabbath e tanti altri.
Le foto di Furmanovsky e Prime invece mostrano il gruppo al pieno del suo splendore, mentre quelle di Baron Wolman immortalano i Pink Floyd, con ancora Syd Barrett, a San Francisco, durante il loro primo tour americano nel 1967.
La mostra (26 settembre – 30 novembre) si compone di 40 scatti e presenta i lavori di Storm Thorgerson, Jill Furmanovsky, Baron Wolman e Colin Prime.

martedì - venerdì 15 - 20
sabato 10 - 13 e 15.30 - 20
domenica e lunedì chiuso
ingresso libero







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sabato 21 settembre 2019

Chagall Sogno e Magia dal 20 settembre 2019 al 1 marzo 2020 - Bologna Palazzo Albergati Via Saragozza 28

A Palazzo Albergati di Bologna una mostra dedicata al grande artista russo, Chagall. Sogno e Magia: opere che raccontano l’originalissima lingua poetica di Marc Chagall (1887-1985) attraverso il filo conduttore della sensibilità poetica e magica. Dal 20 settembre 2019 al 1 marzo 2020.
La cultura ebraica, la cultura russa e quella occidentale, il suo amore per la letteratura, il suo profondo credo religioso, il puro concetto di Amore e quello di tradizione, il sentimento per la sua sempre amatissima moglie Bella, in 160 opere tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni. Un nucleo di opere rare e straordinarie, provenienti da collezioni private e quindi di difficile accesso per il grande pubblico.
La mostra Chagall. Sogno e Magia, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con il patrocinio del Comune di Bologna, è curata da Dolores Duràn Ucar  e racconta il mondo intriso di stupore e meraviglia dell’artista. Nelle opere coesistono ricordi d’infanzia, fiabe, poesia, religione ed esodo, un universo di sogni dai colori vivaci, di sfumature intense che danno vita a paesaggi popolati da personaggi, reali o immaginari, che si affollano nella fantasia dell’artista. Opere che riproducono un immaginario onirico in cui è difficile discernere il confine tra realtà e sogno.
La mostra si divide in cinque sezioni in cui sono riassunti tutti i temi cari a Chagall: la tradizione russa legata alla sua infanzia, dalla quale non si allontanò mai; il senso del sacro e la profonda religiosità che si riflettono nelle creazioni ispirate alla Bibbia; il rapporto con i letterati e i poeti; l’interesse per la natura e gli animali e le riflessioni sul comportamento umano che trovarono espressione nelle acqueforti delle Favole; il mondo del circo, che lo affascinava sin dall’infanzia per la sua atmosfera bohémienne e la sua sete di libertà; e ovviamente l’amore, che domina le sue opere e dà senso all’arte e alla vita.
Durante il percorso di mostra ci si troverà all’interno di una Dream Room: una video installazione - che vede l’ideazione e la regia di Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi - che permette al visitatore di immergersi in immagini svincolate dal reale che si frammentano come percezioni illogiche ed emozioni dell'inconscio. In Dream Room le opere di Chagall si liberano nello spazio della stanza dando vita a un'opera ambientale onirica, una realtà superiore come fosse una sub-realtà. La realizzazione è di Art Media Studio di Firenze.

Orario apertura
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00










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giovedì 19 settembre 2019

Concerto di musica Klezmer con i Klezmatics, sabato 21 settembre 2019 ore 21, Cortile della Casa delle Associazioni, via Santo Stefano 119/2 Bologna


 (Bologna, 17/09/2019) – La Ricordi Music School di Bologna, in collaborazione con la Casa delle Associazioni del Baraccano, organizza sabato 21 settembre dalle ore 21 un concerto dedicato alla musica Klezmer e alla canzone Yiddish. Protagonisti della serata saranno alcuni tra i più importanti artisti della scena klezmer a livello internazionale: il cantante Lorin Sklamberg, voce dei mitici Klezmatics e la cantante lettone Sasha Lurje, stella emergente nel panorama della canzone Yiddish. Ad accompagnarli ci saranno il violinista Craig Judelman, il clarinettista Angelo Baselli e il contrabbassista Keith Judelman. Gli artisti accompagneranno il pubblico in un viaggio alla scoperta della canzone Yiddish, della vocalità caratteristica di questa musica e del suo carattere struggente e ironico al tempo stesso. Nel pomeriggio, presso la sede della Ricordi Music School, i musicisti terranno un workshop di canto e di musica klezmer, aperto a musicisti e appassionati.

 Nata a Riga, Lettonia,Sasha Lurje  ha iniziato a cantare a tre anni. Ha collaborato con numerosi gruppi approcciandosi a vari stili: classico, jazz, rock, pop. Dal 2003 ha approfondito lo studio del repertorio e della prassi esecutiva del repertorio della canzone Yiddish. Con la sua band Forshpil sta sviluppando un nuovo repertorio Yiddish, integrando elementi tradizionali in un contesto musicale contemporaneo. È coinvolta in numerosi progetti internazionali, tra i quali Semer Ensemble, la band You Shouldn’t Know From it, il progetto Goyfrend e la band Litvakus. È co-fondatrice del festival berlinese dedicato alla cultura Yiddish Shtetl Neukölln. Si è esibita nei principali festival klezmer in Europa, Russia, Nord e Sud America ed è docente della Yiddish Summer Weimar dove coordina il workshop di musica vocale.

















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lunedì 16 settembre 2019

Parmenide di Nanni Cagnone




Parmenide e la modernità –
Dopo TORNARE ALTROVE (2015), CAMMINA MARE (2016) e INGENUITAS (2017) tutti pubblicati da La Finestra editrice, Nanni Cagnone esce con lo stesso editore con PARMENIDE REMASTERED (2019).
Il libro, è  di difficile classificazione, come spiega lo stesso autore in una breve nota qui sotto. Pensato e ripensato alla maniera di Cagnone.

NOTA DELL’AUTORE
“Parmenide – uomo smodato, ostacolo e quasi dimenticato assillo –, vorrei parlarti del lutto della modernità. Tu non puoi saperlo: l’Occidente ha deluso tutti.”
“Poiché tengo all’aspetto pratico della lettura, dopo aver tradotto il malcapitato Parmenide non ho tentato interpretarlo (avrei ottenuto soltanto una pseudosophía). Invece, il racconto di quel che nel leggerlo mi venne in mente: nient’altro che la comprovata esperienza d’un lettore.”
Nanni Cagnone













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Etichette: Associazione Culturale Zeicon, La Finestra Editrice, Nanni Cagnone, Parmenide

venerdì 13 settembre 2019

Uri Caine, Sabato 14 settembre 2019, ore 21 Cortile del Museo Ebraico Bologna

URI CAINE
Cortile del Museo Ebraico, via Valdonica 1/5, ore 21
Terzo e ultimo appuntamento de “Da Odessa a New York”, il viaggio nella cultura musicale ebraica tra vecchio e nuovo mondo ospitato questa settimana dal Museo Ebraico di Bologna. A chiudere la rassegna è chiamato il pianista Uri Caine, “uno degli architetti più intelligenti e sensibili della musica di oggi. Il suo jazz è una miscela di musica classica, rock, funk ed elettronica”.



















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Etichette: anna albertano, Associazione Zeicon, Museo Ebraico, Uri Caine

lunedì 5 agosto 2019

IL CINEMA A SERENERE MONTEACUTO DELLE ALPI


      Sabato 3 agosto 2019  
    a Monteacuto delle Alpi
    10^ edizione di SereNere Cinema diffuso in appennino
    Rassegna dedicata al regista e sceneggiatore 
    Francesco Bruni

 





Dialogano con l'autore e con l'attrice Raffaella Lebboroni
  
Andrea Morini, Luisa Ceretto, Giacomo Martini, 
Luca Elmi, Marco Tamarri

http://agenda.comune.bologna.it/cultura/serenere-monteacuto 
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Etichette: Archivio M.C., cineteca di bologna, Francesco Bruni, Giacom Martini, Giuliano Montaldo, Luisa Ceretto; Andrea Morini, Raffaella Lebboroni

lunedì 17 giugno 2019

ALLA PALMA VERDE Una lettura per Roberto Roversi - Giovedì 20 giugno 2019 - ore 18 Parco Villa Ghigi Bologna

Giovedì 20 giugno 2019 - ore 18
Parco Villa Ghigi Bologna
ALLA PALMA VERDE
Una lettura per Roberto Roversi
Terza edizione

Nel febbraio 2017, nell’ambito del progetto Un albero per te, nel Parco Villa Ghigi sono stati piantati, per iniziativa della famiglia e di alcuni amici, un esemplare di palma di Fortune (Trachycarpos fortunei) e un melograno (Punica granatum) in ricordo di Roberto Roversi e della moglie Elena Marcone.
Il 27 maggio dello stesso anno, nel corso della rassegna Dove abitano le parole a cura di IBC Emilia-Romagna, nel piccolo pianoro nei pressi di Villa Ghigi, dove erano stati messi a dimora i due esemplari, si è tenuta unalettura di testi del grande poeta bolognese, scelti e detti da suoi amici e collaboratori. Un momento di emozione, riconoscenza e riconoscimento che ha colpito in profondità tutti i partecipanti e che si è deciso di ripetere ogni anno, nello stesso posto e nel medesimo periodo. Ai poeti che hanno collaborato con Roberto Roversi nei decenni passati, dall’anno scorso si sono uniti alcuni autori più giovani.

Vi aspettiamo giovedì 20 giugno alle ore 18

Partecipano Antonio Bagnoli, Bruno Brunini, Carla Castelli, Luca Egidio, Mattia Fontanella, Maria Gervasio, Bruno Giorgini, Valerio Grutt, Franco Jannelli, Salvatore Jemma, Matteo Marchesini, Ivonne Mussoni, Manuela Pasquini, Mino Petazzini, Arrigo Quattrini, Jean Robaey, Caterina Roversi, Stefania Scarponi, Luca Sossella, Matteo Totaro e altri in via di conferma.

Segnaliamo che quest’anno è aperto il punto di ristoro della Casa del Custode, accanto a Villa Ghigi.

Per raggiungere il piccolo pianoro nei pressi di Villa Ghigi dove si terrà la lettura, si può salire a piedi
dall’ingresso basso del parco lungo via San Mamolo (fermata Villa Ghigi bus 29) oppure arrivare al
parcheggio alto del parco lungo via di Gaibola e prendere, sempre a piedi, la cavedagna che porta
direttamente a Villa Ghigi.

Info 051 3399084 / 3399120 - info@fondazionevillaghigi.it - www.fondazionevillaghigi.it









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Etichette: Associazione Culturale Zeicon, Bologna, Elena Marcone, Fondazione Villa Ghigi, Palma Verde, Parco Villa Ghigi, Roberto Roversi

venerdì 12 aprile 2019

I Partigiani Alpini Della VI G.L. documentario di Anna Albertano, giovedì 25 aprile 2019 ore 15,30, presso il Centro Documentazione Enzo Biagi, Pianaccio - Lizzano in Belvedere


                                                                                             
Giovedì 25 aprile 2019 

Ore 15,30
presso il Centro di Documentazione Enzo Biagi 
via Roma 1, Pianaccio – Lizzano in Belvedere

In occasione della ricorrenza della Liberazione d’Italia

Archivio M. C. in collaborazione con Associazione Enzo Biagi e Pro Loco di Pianaccio

con il Patrocinio del Comune di Lizzano in Belvedere e dell’A.N.P.I.  Alta Valle del Reno
presenta il film

I PARTIGIANI ALPINI DELLA VI G.L.  (65’)
 di Anna Albertano

realizzato per l'Archivio M.C. sulla Resistenza della VI Divisione alpina di "Giustizia e Libertà" con documenti filmici e fotografici provenienti da Istituti e Archivi nazionali e internazionali.

Antonio Baruffi, Presidente dell’A.N.P.I. Alta Valle del Reno, sarà presente insieme all’autrice


Nella ricorrenza del 74° anniversario della Liberazione d'Italia, nel Centro intitolato a Enzo Biagi, ex partigiano appartenente alla Brigata Montagna di "Giustizia e Libertà" dell'Appennino bolognese, verrà ricordato il contributo delle formazioni partigiane di "Giustizia e Libertà" nella guerra contro il nazifascismo.

Ingresso libero

Info: wwwarchiviomc.com
   










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