venerdì 12 aprile 2019

I Partigiani Alpini Della VI G.L. documentario di Anna Albertano, giovedì 25 aprile 2019 ore 15,30, presso il Centro Documentazione Enzo Biagi, Pianaccio - Lizzano in Belvedere


                                                                                             
Giovedì 25 aprile 2019 

Ore 15,30
presso il Centro di Documentazione Enzo Biagi 
via Roma 1, Pianaccio – Lizzano in Belvedere

In occasione della ricorrenza della Liberazione d’Italia

Archivio M. C. in collaborazione con Associazione Enzo Biagi e Pro Loco di Pianaccio

con il Patrocinio del Comune di Lizzano in Belvedere e dell’A.N.P.I.  Alta Valle del Reno
presenta il film

I PARTIGIANI ALPINI DELLA VI G.L.  (65’)
 di Anna Albertano

realizzato per l'Archivio M.C. sulla Resistenza della VI Divisione alpina di "Giustizia e Libertà" con documenti filmici e fotografici provenienti da Istituti e Archivi nazionali e internazionali.

Antonio Baruffi, Presidente dell’A.N.P.I. Alta Valle del Reno, sarà presente insieme all’autrice


Nella ricorrenza del 74° anniversario della Liberazione d'Italia, nel Centro intitolato a Enzo Biagi, ex partigiano appartenente alla Brigata Montagna di "Giustizia e Libertà" dell'Appennino bolognese, verrà ricordato il contributo delle formazioni partigiane di "Giustizia e Libertà" nella guerra contro il nazifascismo.

Ingresso libero

Info: wwwarchiviomc.com
   










mercoledì 3 aprile 2019

POLONAISE, la nuova silloge di ANNA ALBERTANO







In una creazione poetica inseparabile dal registro della memoria (...) il rigore linguistico si coniuga con un discorso poetico coeso (...) che infonde, dalla prima all'ultima poesia, un unico respiro.
                        Luigi Poggi
              




    











https://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Albertano

https://annaalbertano.wordpress.com/

http://www.lebeg.it/index.php?route=product/manufacturer/info&manufacturer_id=32













lunedì 1 aprile 2019

Surrealist Lee Miller, Palazzo Pallavicini, Bologna, dal 14 marzo al 9 giugno 2019






La prima italiana della retrospettiva dedicata ad una delle fotografe più importanti del Novecento, a Palazzo Pallavicini, via S.Felice 24, Bologna dal 14 marzo al 9 giugno 2019.

La mostra “Surrealist Lee Miller”, organizzata da Palazzo Pallavicini e curata da ONO arte contemporanea, si compone di 101 fotografie che ripercorrono l’intera carriera artistica della fotografa, attraverso quelli che sono i suoi scatti più famosi e iconici, compresa la sessione realizzata negli appartamenti di Hitler, raramente esposte anche a livello internazionale e mai diffuse a mezzo stampa per l’uso improprio fattone negli anni da gruppi neonazisti.
Lanciata da Condé Nast sulla copertina di Vogue nel 1927, Lee Miller diventa una delle modelle più apprezzate e richieste dalle riviste di moda, ritratta da fotografi come Edward Steichen, George Hoyningen-Huene o Arnold Genthe. Innumerevoli i servizi fotografici di cui è stata protagonista, fino a quando non decide di passare dall’altra parte dell’obiettivo.
Profondamente colpita dalle immagini del fotografo e artista Man Ray, ne diventa modella e musa ispiratrice e instaura con lui un duraturo sodalizio artistico e professionale che li porterà a sviluppare la tecnica della solarizzazione. Amica di Picasso, Ernst, Cocteau, Mirò e di tutta la cerchia dei surrealisti, Miller apre a Parigi il suo primo studio affermandosi come ritrattista e fotografa di moda, anche se il nucleo più importante di opere in questo periodo è certamente rappresentato dalle immagini surrealiste: le celebri Nude bent forward, Condom e Tanja Ramm under a bell jar, opere presenti in mostra, accanto ad altri scatti che mostrano appieno come il percorso artistico di Lee Miller sia stato, non solo autonomo, ma tecnicamente maturo e concettualmente sofisticato.
Nel 1932 torna a New York per aprire un nuovo studio fotografico, ma due anni dopo si trasferisce al Cairo con il marito, l’uomo d'affari egiziano Aziz Eloui Bey. I lunghi viaggi nel deserto dove fotografa villaggi e rovine, l’avvicinano alla fotografia di reportage, un genere che porta avanti anche negli anni successivi quando viaggia nel sud e nell’est Europa con l’artista surrealista Roland Penrose (poi suo secondo marito). Nel 1939 si trasferisce a Londra e inizia a lavorare come fotografa freelance per Vogue. Nel 1944 è corrispondente accreditata al seguito delle truppe americane e collaboratrice del fotografo David E. Scherman per le riviste “Life” e “Time”. Fu lei l’unica fotografa donna a seguire gli alleati durante il D-Day e a documentare le attività al fronte e durante la liberazione. Alla scoperta degli appartamenti di Hitler a Monaco di Baviera scatta quella che probabilmente è la sua fotografia più celebre: l’autoritratto nella vasca da bagno del Führer.
Dopo la guerra Lee Miller ha continuato a collaborare con Vogue per altri due anni, ritirandosi poi lentamente dalla scena artistica. Fondamentale il suo apporto alle biografie scritte da Penrose su Picasso, Mirò, Man Ray e Tapies.

 
Orari:
da giovedì a domenica 11-20
(ore 19 ultimo ingresso)
Chiuso il lunedì, martedì e mercoledì
Aperture straordinarie:
22 e 25 aprile 11-20
(ore 19 ultimo ingresso)
1 maggio 11-20 (ore 19 ultimo ingresso)
2 giugno 11-20 (ore 19 ultimo ingresso)