giovedì 27 agosto 2020

Dal Marmottan a Bologna, i capolavori degli impressionisti

Quasi sessanta capolavori di Claude Monet e degli impressionisti francesi (Manet, Renoir, Degas e altri) traslocano per quasi sei mesi dal musèe Marmottan Monet di Parigi a Palazzo Albergati a Bologna (29 agosto - 14 febbraio 2021), con opere inedite per il grande pubblico perché mai uscite dal Marmottan














mercoledì 26 agosto 2020

Tortuga, il nuovo romanzo di Giovanni Maurizi

 

In questo romanzo la vita si scompone e ricompone. Il reale e il surreale, una nave da crociera al completo e Tortuga, l'isola covo di pirati e bucanieri nel XVII secolo eco di letture amate, sono gli ingredienti che animano strane avventure e capovolgono qualsiasi visione utopica del mondo. Il testo si rinchiude sotto la cappa di una continua allegoria, dal principio alla fine, da decifrare.


Giovanni Maurizi

E' nato a Fermo e dal 1966 vive a Bologna dove ha insegnato e lavorato presso alcune biblioteche comunali. Suoi versi sono apparsi su quotidiani e riviste.
Nel 1985 ha esordito con Idi.

giovedì 30 luglio 2020

"Momento presente", volti di Bologna di Stefano Laboragine



BOLOGNA - Quando si riprende una persona con l’obiettivo fotografico, quel volto, quegli occhi, ci dicono “sono qua”. Si presta un pezzo della propria vita – una volta si sarebbe detto della propria anima – in quel frammento di tempo che poi diventa senza confini, che scavalca l’attimo e diventa immortale. Forse non si è consapevoli quando si accetta di posare davanti alla macchina, ma in quel momento si diventa qualcosa d’altro. E così accade alle persone immortalate nei 53 scatti che Stefano Laboragine ha realizzato tra il 2012 e il 2019 in diversi quartieri di Bologna: la Cirenaica, piazza dei Colori, il ponte di Stalingrado, San Lazzaro, piazza Maggiore, la Bolognina.
La bimba sorridente con le treccine, il ragazzo dallo sguardo cupo o la donna velata dall’espressione fiera, sono la comunità che abita la città. Sono messi in comunione, a loro insaputa, affiancati nella mostra “Momento presente” allestita nel Corridoio del Bramante, con la cura di Flavia Tommasini per Fondazione Innovazione Urbana. Stefano Laboragine ha camminato a lungo per vie, parchi, piazze andando alla ricerca di quelli che lui chiama “ritratti urbani” e che per lui hanno il valore di un paesaggio. L’intento è di tracciare storie che durano un attimo, appunto, di costruire geografie fatte di muri, panchine, marciapiedi e strade. Ma alla fine, mettendo in fila, quegli sguardi, gli scatti restituiscono l’anima di un luogo.

L’esposizione costringe il pubblico a cercare un contatto con quei volti e con quelle persone che invece, se incontrate per strada, risulterebbero invisibili, anonime. Resteremmo forse indifferenti al loro passaggio, nell’incontrarli, invece la fotografia ha il potere di mettere in evidenza quello che non si vede ad uno sguardo superficiale. Lo scatto è un foglio di carta ma da quella superficie si può partire per andare in profondità e chiederci “chi siamo” e “chi è Bologna”.

“La sfida che lanciano questi volti e i vissuti che raccontano è di accettare questo “momento presente” e farlo divenire occasione per costruire un futuro di diritti, cittadinanza, società e cultura a partire dal “qui e ora” di Bologna”, scrive Flavia Tommasini.
La mostra è a ingresso libero nel rispetto del distanziamento e delle normative anti-Covid ed è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 19.

INAUGURAZIONI
Museo di Palazzo Poggi
Via Zamboni 33 - I piano
Dal 25 luglio
Icone di Scienza, Autobiografie e ritratti di naturalisti bolognesi della prima età moderna
Fino al 30 settembre









giovedì 23 luglio 2020

Giovedì 23 luglio 2020, Lettere dal fronte interno, con Carla Castelli e Bruno Brunini, Teatri di Vita, via Emilia Ponente 485 Bologna




  
 Un Epistolario del 2020 scritto da poeti e poetesse. Sono vere e proprie lettere a diversi destinatari, lette dagli autori stessi, per raccontare questo Paese: “Lettere dal fronte inerno”. Come per dire che in questo tempo azzerato occorre ripartire ascoltando i poeti, con il loro sguardo sul presente, o sul futuro, o su un tempo che solo un poeta può riuscire a raccontare. L’appuntamento è ogni giovedì e venerdì con diversi poeti e diverse lettere.

Questa sezione è dedicata da sempre allo scrittore e giornalista Stefano Tassinari. Questa edizione speciale vogliamo dedicarla anche a tre poeti di Bologna: Gregorio Scalise e Michela Turra, che ci hanno lasciato soltanto pochi mesi fa, e Gilberto Centi di cui ricorrono proprio in questi giorni i 20 anni dalla sua scomparsa.

I poeti di questa sera sono Carla Castelli e Bruno Brunini.

Carla Castelli ha pubblicato romanzi, racconti, raccolte di poesie. Ha fatto parte della Cooperativa Culturale Dispacci diretta da Roberto Roversi. Ha curato assieme a Gilberto Centi Bologna e i suoi poeti. Antologia del censimento della poesia e con Bruno Brunini Cinque anni dopo il duemila. Terzo censimento della poesia a Bologna.

Bruno Brunini è stato fra i fondatori della Cooperativa Culturale Dispacci, diretta da Roberto Roversi. Ha condotto seminari di scrittura poetica, scritto per il teatro, pubblicato romanzi e poesie. E' uno dei curatori del Terzo censimento della poesia a Bologna. Nel 2007 pubblica la raccolta di poesie Dalla parte della notte.









lunedì 9 marzo 2020

I PARTIGIANI ALPINI DELLA VI G.L. con il patrocinio dell'Istituto Parri di Bologna


                     
In occasione del 75° anniversario della Liberazione 
alla Cineteca di Bologna 

col patrocinio dell'Istituto Storico Parri Emilia Romagna    verrà presentato il documentario

I PARTIGIANI ALPINI DELLA VI G.L. di Anna Albertano
                            
Insieme all'autrice sarà presente Luisa Cigognetti


                   
                              
                    

domenica 8 marzo 2020

E' uscito il volume NOI CREDEVAMO IL CINEMA DI MARIO MARTONE


NOI CREDEVAMO IL CINEMA DI MARIO MARTONE
a cura di Jaurès Baldeschi, Circolo del Cinema "Angelo Azzurro" (2019)

La monografia raccoglie fra gli altri, interventi di Tullio Masoni, Paolo Vecchi, Roberto Chiesi 
e l'intervista di Luisa Ceretto   
Scritti di Gualtiero De Santi, Tullio Masoni, Paolo Vecchi, Adriano Piccardi, Claudia Geminiani, Adriano Piccardi, Roberto Chiesi, Andrea Mancini, Ricardo Bernini, Claudia Geminiani, Luisa Cerretto e altri

Leggi questo articolo su: https://www.gonews.it/2020/02/29/noi-credevamo-il-cinema-di-mario-martone-presentazione-del-libro-al-circolo-cheli-di-san-miniato/
Copyright © gonews.it
Scritti di Gualtiero De Santi, Tullio Masoni, Paolo Vecchi, Adriano Piccardi, Claudia Geminiani, Adriano Piccardi, Roberto Chiesi, Andrea Mancini, Ricardo Bernini, Claudia Geminiani, Luisa Cerretto e altri

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Scritti di Gualtiero De Santi, Tullio Masoni, Paolo Vecchi, Adriano Piccardi, Claudia Geminiani, Adriano Piccardi, Roberto Chiesi, Andrea Mancini, Ricardo Bernini, Claudia Geminiani, Luisa Cerretto e altri

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https://www.libreriauniversitaria.it/noi-credevamo-cinema-mario-martone/libro/9788897405276

sabato 7 marzo 2020

Robert Doisneau, la sua Parigi in mostra a Bologna

143 fotografie di Doisneau per scoprire la sua Parigi (e non solo)

La mostra, curata dall’Atelier Robert Doisneau, in collaborazione con diChroma photography, presenta nelle sale di via San Felice, ben 143 fotografie.
L’esposizione è il risultato di un ambizioso progetto del 1986 delle figlie di Robert Doisneau, che hanno selezionato da 450.000 negativi, prodotti in oltre 60 anni di attività dell’artista.
I sobborghi grigi delle periferie parigine, le fabbriche, i piccoli negozi, i bambini solitari o ribelli, la guerra dalla parte della Resistenza, il popolo parigino al lavoro o in festa. O, ancora, gli scorci nella campagna francese, gli incontri con artisti e le celebrità dell’epoca, il mondo della moda e i personaggi eccentrici incontrati nei caffè parigini. Sono questi i protagonisti del racconto fotografico di un mondo che “non ha nulla a che fare con la realtà, ma è infinitamente più interessante”.
Doisneau non cattura la vita così come si presenta, ma come vuole che sia. Di natura ribelle, il suo lavoro è intriso di momenti di disobbedienza e di rifiuto per le regole stabilite. Oltre che di immagini giocose e ironiche giustapposizioni di elementi tradizionali e anticonformisti.
Influenzato dall’opera di André Kertész, Eugène Atget e Henri Cartier-Bresson, Doisneau conferisce importanza e dignità alla cultura di strada. Inoltre, mostra una particolare attenzione per i bambini, di cui coglie momenti di libertà e di gioco fuori dal controllo dei genitori.
Il tutto per trasmetterci una visione affascinante della fragilità umana.


Palazzo Pallavicini, via San Felice 24, Bologna
dal 6 marzo al 21 giugno 2020

















lunedì 2 marzo 2020

L'Associazione Culturale Zeicon



L’Associazione Culturale Zeicon di Bologna, composta da scrittori, poeti, registi e critici cinematografici, promuove iniziative a carattere letterario e cinematografico.

Nata col fine di realizzare audiovisivi, e con un intento sperimentale di mescolare i linguaggi  ha aperto via via nel tempo a realtà diverse portando la parola poetica in altri ambiti artistici e sociali, così è stato ad esempio con Terra Madre Day, quando si è scelto di affrontare il tema del cibo, nelle sue svariate implicazioni, in forma di poesia.

Sin dalla sua costituzione, ha realizzato filmati artistici, ideato eventi culturali, reading di poesia, incontri con autori e presentazione di libri in collaborazione con soggetti e associazioni presenti nel territorio.

Tra le varie iniziative, Zeicon in collaborazione con la Fondazione Ansaldo di Genova, l’Archivio Cinema d’Impresa di Ivrea e Archivio M.C. ha realizzato il video “Tempi di fabbrica” proiettato a Bologna al Kinodromo il 9 dicembre in una serata d’incontro tra cinema e industria.

Attraverso il proprio blog, l’Associazione promuove anche la divulgazione di opere e iniziative di altre realtà culturali.





sabato 29 febbraio 2020

Mirella Vita The indefatigable seeker

Clara Rocco (Musica d'Arpa) presenta il libro di Marcela Méndez Mirella Vita. The indefatigable seeker (Ut Orpheus Edizioni), e ne parla con l'autrice.

 Durante l'incontro Marina Bonetti eseguirà alcuni brani all'arpa barocca.
La carriera di Mirella Vita è stata ricca, affascinante e avventurosa. In questo libro scopriamo la donna dietro l'arpista. Era più che una musicista, era una donna impegnata con il suo tempo e la sua vita era ricca di obiettivi. Nel suo cammino verso la perfezione, era una ricercatrice instancabile.
"È grazie al meticoloso lavoro di Mirella, che ha davvero dedicato la sua vita alla ricerca e al ripristino della misconosciuta musica per arpa, che tutti noi arpisti possiamo essere orgogliosi del nostro repertorio". (Anna Loro)


Sabato 29 febbraio 2020 ore 18
Libreria Musicale Orpheus
Via Marsala 31 Bologna













lunedì 10 febbraio 2020

De Nittis e la rivoluzione dello sguardo Ferrara Palazzo dei Diamanti 1/12/2019 - 13/4/2020

Figura di spicco, insieme a Boldini, della scena parigina di fine Ottocento, nel corso della sua carriera, De Nittis fu prima un interprete d’avanguardia della scuola verista del sud Italia, per entrare poi a pieno titolo nella compagine degli innovatori parigini con i quali condivise gli interessi per la fotografia e per l’arte giapponese, linguaggi che influenzarono profondamente la sua ricerca.
Paesaggista virtuoso nel tradurre gli effetti di luce abbagliante del suo paese natale come i cieli brumosi dell’Ile de France, o le nebbie londinesi, egli fu abile nel raccontare un mondo e una società in veloce cambiamento fermando il suo obiettivo pittorico sulle città in trasformazione, sulla vita dei boulevard e sui luoghi della mondanità e del tempo libero. Con la sua arte ha contribuito a rinnovare i codici della pittura attraverso un linguaggio raffinato e di grande fascino visivo, capace di fare proprie le istanze della modernità senza rinunciare all’affermazione di una cifra personale che affonda le proprie radici nelle esperienze giovanili e si nutre della complice intimità con la moglie Leontine, sua “manager”, oltre che modella prediletta.
L’esposizione di Palazzo dei Diamanti si propone di rileggere la parabola creativa di De Nittis analizzando per la prima volta la sua produzione da un punto di vista formale e tecnico al fine di mettere in luce la sua peculiare risposta alle poetiche della modernità. La mostra sarà ordinata secondo un percorso cronologico-tematico, la cui scansione troverà ispirazione anche in alcune delle parole che la critica coeva dedicò all’opera di De Nittis, sottolineando la peculiarità di questo pittore: «meridionale al sud, francese a Parigi e londinese a Londra», come scriveva, nel 1914, Vittorio Pica per evidenziare l’universalità e l’europeismo ante litteram della sua arte.
La mostra, organizzata in collaborazione con il Comune di Barletta, è a cura di Maria Luisa Pacelli (conservatrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara), Barbara Guidi (conservatrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara) e Hélène Pinet (già responsabile delle collezioni di fotografia e del servizio di ricerca del Musée Rodin di Parigi).

Orari:
Tutti i giorni: 9.00 – 19.00
Aperto anche 8, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, Pasqua e Lunedì dell'Angelo
(la biglietteria chiude 30 minuti prima)
Aperture serali straordinarie:
Palazzo dei Diamanti resta aperto fino a tardi: il 31 dicembre, in occasione del Capodanno, puoi visitare la mostra fino alle 23.30; il 4 gennaio, il 14 febbraio, l'11 e il 12 aprile fino alle 22.30 

(la biglietteria chiude 30 minuti prima)










lunedì 27 gennaio 2020

27 gennaio 2020 LA MEMORIA DELLA SHOAH LUISA CERETTO INCONTRA SERGEI LOZNITSA





Il film Austerlitz mette in luce una modalità fruitiva dei memoriali piuttosto sconcertante... 

... si tratta di luoghi dove sono necessari rituali... che hanno a che fare con l'universo dell'esistenza umana, che riguardano questioni come la vita, la morte, lo sterminio... ora non c'è più il rito e diventa un esercizio voyeuristico...


Dall'incontro con Sergei Loznitsa su PRIMI PIANI rivista di cinema e letteratura 
https://primipiani.wordpress.com/numeri-della-rivista/xv-sergei-loznitsa/

mercoledì 8 gennaio 2020

La diffusione della scrittura nell'epoca dei blog letterari. Oggi paiono non esserci più le competenze per riconoscere il valore di un'opera


Con la crisi dei media avanza un "neo-tribalismo" culturale che al valore della scrittura privilegia lo scambio fra cerchie ristrette



(...) Sempre più ampio è il numero di coloro che  utilizzano la scrittura come mezzo di espressione, soprattutto la poesia. 
Oggi, però chi è preposto a valutare le diverse opere, spesso non saprebbe più riconoscere un talento fra gli altri, si ha la sensazione che ci sia un abbassamento generale... 
I blog letterari svolgono una funzione di ospitalità reciproca... nell’ambito delle cerchie di amici o aree di affinità. (...)


(...) La crisi generalizzata della stampa e dei media generalisti ha avuto come naturale effetto concomitante l’affermazione di una sorta di “neo-tribalismo” culturale affidato e gestito, di volta in volta, da cerchie ristrette o micro-comunità che privilegiano la solidarietà interna a un progetto collettivo piuttosto che la valutazione di una diversità comunque dotata di indiscutibile valore.(...)

Dall'intervista di Bruno Brunini a Vanessa Pietrantonio, ricercatrice di Letterature Comparate all'Università di Bologna, apparsa sul numero 69-70 (dicembre 2019) del Magazine "Gli Amici di Luca - Casa dei Risvegli Luca De Nigris"