domenica 10 luglio 2016

Rinasce al Vag61 il fondo Roversi il 14 luglio sarà presentato alla città

CORRIERE DI BOLOGNA

 

LIBRI E RIVISTE DEL POETA SCOMPARSO NEL 2012

Dall’ex Bartleby rinasce al Vag61
Torna alla luce il fondo di Roversi 

 

Non se ne sapeva più nulla da quando il centro sociale fu sgomberato nel 2013. Il 14 luglio sarà presentato alla città

BOLOGNA - Nel 2013, dopo tre anni di attività, il centro sociale Bartleby di via San Petronio Vecchio e la sua piccola comunità venivano sgomberati. Da allora centinaia di volumi, spesso introvabili nelle biblioteche, non hanno più visto la luce e sono rimasti chiusi in decine di scatoloni. Ma ora, grazie ad un gruppo di rappresentanti dell’ex collettivo, torneranno ad essere fruibili al pubblico, questa volta però al Centro di documentazione dei movimenti «Francescao Lorusso-Carlo Giuliani», al Vag61 di via Paolo Fabbri 110. Non si tratta solo di vecchi libri, ma di una preziosa parte del fondo del poeta Roberto Roversi, che con una donazione aveva permesso all’ex Bartleby di allestire al suo interno un’emeroteca di riviste di storia, letteratura, arte e politica, dagli anni ’50 ai giorni nostri. Questo progetto, però, dopo lo sgombero non aveva più trovato continuità. 
  IL FONDO – Dopo quasi tre anni ritornano così alla luce una serie di pezzi di storia, raccolti dal famoso poeta e fondatore della libreria Antiquaria Palmaverde, scomparso nel 2012. Il 14 luglio saranno presentati alla cittadinanza a partire dalle 20. Sono centinaia di pubblicazioni che raccontano un passato, ancora profondamente radicato nella cultura bolognese. Dalla collezione di Aut Aut dal 19521 al 1980, ad Azione Comunista, giornale della sinistra comunista (1957-1966), a Belfagor, la rivista di varia umanità, a Controstampa, il giornale degli anarchici romagnoli (1973), a Le operaie di casa, la rivista di politica femminista (1975), a Bianco e Nero, la rassegna mensile di studi cinematografici e televisivi, a La Comune, il trimestrale di ipotesi ed esperimenti di politica e cultura (1969-1970), a Comunità, la rivista di informazione culturale fondata da Adriano Olivetti (1956-1972). A partire da questa importante acquisizione, il Vag61 darà vita, nei prossimi mesi, ad un progetto che possa restituire alla città questo prezioso patrimonio raccolto e catalogato nel corso degli ultimi anni dagli stessi ragazzi del Centro di documentazione dei movimenti.

L’EVENTO – Giovedì 14 luglio la serata inizia alle 20 con l’esposizione delle riviste del fondo Roversi/Bartleby, e prosegue alle 20.30 con l’aperitivo sociale mangereccio. Alle 21.30 ci sarà invece la presentazione di questo piccolo patrimonio culturale con Bruno Brunini che, con Roversi, prese parte all’esperienza della cooperativa culturale «Dispacci». Assieme a lui ci saranno anche il giornalista-scrittore Rudi Ghedini, Antonio Bagnoli, editore e nipote del poeta, un’attivista dell’ex collettivo. La serata terminerà con un reading a cura di Kai Zen, con le musiche del Buthan Clan






7 luglio 2016

 Francesca Candioli




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